15 luglio 2010

Ho visto: Robin Hood di Ridley Scott

Ieri sera, visione di Robin Hood di Ridley Scott... Sì, è vero, sono un pò in ritardo, ma visto che non sono riuscita a vederlo quando era uscito nelle sale, ho approfittato ieri di una proiezione all'aperto organizzata da un apese qui vicino (a proposito... davvero un plauso a questa iniziativa: proiezioni di film dell'ultima stagione a soli 4 euro e per giunta sotto le stelle!! Davvero una grande idea... come ha commentato una mia amica, restando sulle citazioni cinematografiche,  "fa molto cinema Paradiso"!! ^_^)

Tornando al film, mi è piaciuto veramente tanto... (al punto da farmi quasi dimenticare zanzare e caldo opprimente!!)
La regia di Ridley Scott è evidente, lo stile mi ha ricordato molto quello del Gladiatore, con atmosfere piuttosto cupe e molta azione -anche a tratti sanguinolenta- che tuttavia viene compensata da momenti di "pausa" intensi, grazie ai quali conosciamo meglio i protagonisti.

Impareggiabile Russel Crowe (sarà perchè lo adoro??) che dà vita a un Robin Hood diverso, non l'eroe perfetto e senza macchia, ma un uomo coraggioso con le sue contraddizioni e i suoi difetti, che però alla fine sceglie di giocarsi il tutto per tutto, combattendo per quello in cui crede.
Inizialmente, invece, ero un pò scettica sulla scelta di Cate Blanchette per impersonare Lady Marian,  ma mi sono dovuta ricredere: la scelta è più che azzeccata, perchè questa non è la solita Marian, la damigella in pericolo che aspetta il suo eroe, ma è una donna tostissima, che sa difendersi benissimo da sola, che tira con l'arco e -udite udite!- scende in battaglia al fianco del suo uomo! Fantastica!!!
Se poi pensate di trovarvi davanti la solita storia di Robin Hood e soci in calzamaglia, che vivono nei boschi e rubano ai ricchi per dare ai poveri, in attesa del ritorno del buon Riccardo Cuor di Leone, beh allora -proprio come me- rimarrete stupiti: questa è la storia della nascita della leggende di Robin, è il "prima", con molte differenze rispetto ai film già visti, con situazioni inedite e personaggi nuovi che vi faranno restare ancora più incollati allo schermo. Una vera rilettura del mito.

Davvero stupenda la fotografia e le ambientazioni... in viaggio dalla Francia all'Inghilterra, vediamo dei paesaggi mozzafiato: dai castelli assediati, alla nave che solca il Tamigi, alle coste inglesi..
Quello che mi ha positivamente colpito è anche l'ironia che c'è in tutto il film e che non mi aspettavo, visto il genere; le battute, soprattutto dei compagni di Robin o del grande Max von Sydow, nei panni di Sir Locksley, contribuiscono ad alleggerire l'atmosfera e a rendere il film ancora più gradevole.

Davvero un film ottimo!!!!


TRAMA
Nell’Inghilterra del XIII secolo, Robert Longstride è un abile arciere dell’esercito di Riccardo I, impavido sovrano in guerra coi francesi. Una freccia uccide il monarca e convince Robert e i suoi amici a congedarsi dall’armata e a fare ritorno a casa, ma nel tragitto soccorrono Sir Loxley, incaricato di annunciare l’avvenuta morte di Riccardo e di consegnare la sua corona. Sul punto di morte il nobile uomo strappa all’arciere una promessa, dovrà restituire la sua spada al vecchio padre nella contea di Nottingham. Uomo di parola, Robert si recherà nella tenuta di Loxley, dove per volere del vecchio Walter assumerà l’identità del figlio defunto e i diritti sulla bella consorte, Marion. Superba e riottosa, la donna non vuole saperne di quell’impostore che si rivela però gentiluomo. Scoperto di essere figlio dell’uomo che scrisse la Carta della Foresta, sventato un complotto francese ai danni dell’Inghilterra e deciso a reagire ai soprusi di Giovanni Senzaterra e senza cuore, Robert impugnerà arco e frecce e cavalcherà coi suoi uomini per la vittoria. Restituita la gloria alla sua terra, l’arciere viene dichiarato fuorilegge. Rifugiatosi nella foresta di Sherwood con una Marion ormai innamorata diventerà Robin Hood e leggenda.





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