Helen Beatrix Potter nasce a Londra nel quartiere di South Kensington, il 28 luglio 1866 da una famiglia molto ricca. Trascorre la sua infanzia accudita ed educata dalle governanti, senza avere molti contatti con gli altri bambini. Anche i contatti con i genitori, impegnati in un'attiva vita di società, sono scarsi. Beatrix condivide con il fratello la passione per il disegno e gli animali, ma quando Bertram viene mandato a scuola, la piccola rimane sola, circondata soltanto dai suoi adorati animali domestici: rane, salamandre, furetti, persino un pipistrello. I suoi preferiti, però, sono due conigli, Benjamin e Peter che comincia a ritrarre sin da piccola.
Ogni estate tutta la famiglia Potter si trasferisce nella regione dei Grandi Laghi, già famosa per essere stata, agli inizi del diciannovesimo secolo, la meta preferita dei poeti romantici come William Wordsworth e Samuel Coleridge. In quegli anni la giovane Potter fa la conoscenza di Canon Hardwicke Rawnsley, il vicario locale, il quale le insegna l'importanza di preservare la fauna locale e tenere lontano il turismo di massa, che proprio all'epoca cominciava a invadere la regione.
Nonostante i suoi interessi e le sue ambizioni, i genitori le impediscono di proseguire gli studi e di dedicare tempo ad interessi di stampo intellettuale. Secondo i rigidi precetti vittoriani infatti le donne dovevano occuparsi esclusivamente della casa. Così la giovane Potter, a partire dai 15 anni comincia a scrivere un diario, ma usando un proprio codice segreto, che verrà decodificato solo 20 anni dopo la sua morte.
Il 4 settembre 1893 scrive una lettera al piccolo Noel Morre, figlio della sua governante e amica, costretto a letto da una lunga malattia: «Non so proprio cosa scriverti, e così ti racconto la storia di quattro piccoli coniglietti [...] Flopsy, Mopsy, Cottontail e Peter Rabbit». La lettera era illustrata con schizzi in bianco e nero. Nasceva così Peter Rabbit destinato a una enorme fortuna.
Lo zio cerca di inserirla come studentessa presso i Giardini Botanici di Kew, ma la sua richiesta viene respinta perché donna. Siccome l'unico modo che ha per osservare la natura al microscopio è ritrarla, la Potter esegue tantissimi illustrazioni di funghi e licheni. Grazie ai suoi disegni comincia a guadagnarsi la fama di esperta micologa (studioso di funghi). Una raccolta con 270 acquerelli, in cui i funghi vengono disegnati con estrema minuzia, è presente alla Armitt Library di Ambleside. L'Accademia di scienze britannica (Royal Society) rifiuta di pubblicare le sue illustrazioni scientifiche, sempre perché donna. Unica vittoria di quegli anni sono le lezioni che riesce a tenere alla Scuola di Economia di Londra.
Nel 1901 decide di pubblicare a sue spese "La storia del coniglio Peter" (The Tale of Peter Rabbit), un libro illustrato per ragazzi. Una delle 250 copie raggiunge la scrivania di Norman Warne, capo della casa editrice Frederick Warne & Co, il quale decide di dare alle stampe il racconto. Dal giugno del 1902 fino alla fine dell'anno il libro vende 28.000 copie. Nel 1903 pubblica un nuovo racconto, "La storia dello scoiattolo Nutkin" (The Tale of Squirrel Nutkin) che ottiene altrettanto successo.
Dai proventi dei suoi libri Beatrix Potter riesce a raggiungere la tanto agognata indipendenza economica.
Nel 1905 comincia a frequentare il suo editore Norman Warne, ma è costretta a farlo di nascosto per la forte opposizione da parte dei suoi genitori (che lo considerano un misero"commerciante"). Rompe definitivamente con la famiglia ma non riesce a sposare Norman, il quale si ammala di anemia fulminante e muore nel giro di poche settimane.
Beatrix Potter si ritira nella regione del Lake District, tradizionalmente associata ai suoi personaggi, e nella tranquillità della campagna crea alcuni dei suoi personaggi più popolari: Mr Jeremy Pe scatore (1906), Tom Kitten (1907), Jemima Anatra de' Stagni e Samuel Baffetti (1908).
A 47 anni sposa il procuratore William Heelis (un avvocato di provincia che l'aveva già assistita nell'acquisto del suo rifugio di Hill Top) assieme al quale si trasferisce in una grande fattoria a Sawrey, nella regione dei Laghi, circondata da animali: cani, gatti e un porcospino chiamato "Mrs. Tiggy-Winkle". Nella fattoria comincia ad allevare le pecore. Dopo la morte dei genitori Beatrix Potter usa la sua eredità per comprare terreni nella regione e assieme al marito si trasferisce a Castle Cottage, dove morirà il 22 dicembre 1943. Nei suoi ultimi scritti, spaventata dalla furia distruttiva della Seconda Guerra Mondiale, sottolinea il pericolo di una modernità che può annientare la natura.
In tutto la Potter ideò 23 fiabe illustrate. I protagonisti sono animali: ragni, api, porcospini, ranocchie, volpi, anatre. Antropomorfe nei vestiti, le sue creature sono sempre descritte in modo naturalistico. La grande fortuna dei suoi "tales" è dovuta a una felice combinazione di storie avventurose e delicate illustrazioni a acquarello. Lo schema narrativo è di stampo tradizionale: si svolge secondo la consueta sequenza di avvertimento /disobbedienza /pericolo /lieto fine con morale, già usata con successo in Peter Rabbit. Il linguaggio semplice, diretto, spesso venato d'ironia, ricco di allitterazioni. Uno stile che *Graham Greene definirà «realismo selettivo, che dà le emozioni per scontate e accantona amore e morte con quel gentile distacco che ricorda Mr E.M. Forster » (The London Mercury, 1933).
In tempi recenti, televisione e cinema hanno reso omaggio alla figura di Beatrix Potter. Il primo film ispirato alla sua produzione letteraria è "I racconti di Beatrix Potter" (The Tales of Beatrix Potter), uscito nel 1971.Undici anni dopo, la BBC produce un lungo documentario biografico, intitolato The Tale of Beatrix Potter. Nel 1992 la stessa BBC manda in onda una serie animata basata sulla storie della Potter, The World of Peter Rabbit and Friends. Nel 2006 escono sia il film "Mrs. Potter", con Renée Zellweger e Ewan McGregor, che un musical The Tale of Pigling Bland. Nello stesso anno la Penguin Books pubblica Beatrix Potter: A Life in Nature, bibliografia scritta da Linda Lear, in cui si sottolinea il talento scientifico dell'autrice inglese, sia come illustratrice di botanica che come micologa.
«Credi in un grande potere che silenziosamente opera nel bene, comportati bene e non pensare al resto.»
«Grazie a Dio io possiedo il terzo occhio, intendo dire che è come se mi trovassi nel letto e potessi camminare passo dopo passo sulle colline rocciose e terre irregolari vedendo ogni pietra e fiore dove le mie vecchie gambe non mi porterebbero più.»
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1 commento:
E' sempre bello leggere qualcosa di questa donna, scrittrice e illustratrice esemplare in un epoca in cui le donne erano spesso analfabete, perfino della vecchia Inghilterra. Grazie!
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