Noto per le sue scene di genere di vita parigina e della società durante la Rivoluzione e l'Impero francese, è noto anche per il suo uso pionieristico della litografia.
Figlio di un intagliatore del legno è allievo di Charles-Alexandre-Joseph Caullet, pittore e insegnante nell’Accademia di Douai, si interessa al trompe-l'œil con Dominique Doncre prima di stabilirsi a Parigi nel 1785, dove inizia a dipingere immagini dettagliate ed aneddotica di scene come erano di moda a Parigi e a dipingere ritratti.
Dal 1789 al 1791 esegue una serie di dipinti per il collezionista avignonese Esprit-Claude-François Calvet con lo stile sentimentale simile a quello di Greuze e di Fragonard, un genere che il pittore arricchisce con i dettagli e la precisione dei Maestri Olandesi del Seicento, dei quali possiede una discreta collezione.
Louis Léopold Boilly inizia ad esporre al Salon nel 1791, sono quadri con ritratti, trompes-l'œil e temi galanti e anche erotici, e per evitare una denuncia per oscenità e conquistarsi la simpatia del nuovo regime repubblicano, nel 1794 dipinge Il trionfo di Marat conquistando il capo rivoluzionario Jean-Paul Marat.
Nel corso dei seguenti 40 anni, Boilly dipinge un gran numero di opere raffiguranti gli aspetti più disparati della vita quotidiana a Parigi, eseguite con minuzia di dettagli, che sono ancor oggi un documento del costume dell’epoca.
Abile anche nella realizzazione di scene di massa, come Raduno di artisti nello Studio di Isabey (1798),
L' arrivo della Stagecoach (1803), Lo Studio di Houdon (1804) e Partenza dei Coscritti (1808).
Ottiene parecchi riconoscimenti pubblici: Medaglia d’oro nel Salon del 1804, Cavaliere della Legion d'onore, Membro dell'Institut de France.
Nel 1833, realizza le prime litografie: una serie di scenette umoristiche dal titolo Smorfie.
Louis Léopold Boilly muore a Parigi il 4 gennaio 1845 lasciando circa 500 dipinti di genere e circa 5.000 piccoli ritratti. Anche i suoi figli Julien Léopold (1796-1874), Édouard (1799-1854) e Alphonse Léopold (1801-1867), furono pittori, benché di minor successo del padre.
(SetteMuse)
3 commenti:
Davvero molto carini questi quadri...ricchi di particolari e simpatici. COme l'omino che spunta dietro il paravento nel penultimo oppure il bambino/a birichino/a che fa vedere la lucertola al fratellino piccolo, il quale si spaventa e si attacca alla mamma. Grazie per avermi fatto conoscere questo autore.
complimenti, bellissimo sito.
Per la moda dell'ottocento il migliore di internet
Grazie davvero!! :-)
Posta un commento