3 novembre 2011

La figlia del capitano, di J. R. dos Santos


La figlia del capitano
di Josè Rodrigues dos Santos

Il libro

Un romanzo storico che ripercorre una pagina particolarmente sanguinosa della Prima Guerra Mondiale. Una splendida storia d’amore che vede protagonisti due giovani: Afonso da Silva Brandão e Agnès Chevallier, l’uno portoghese, di famiglia povera e numerosa, l’altra francese, d’ambiente borghese e benestante. I due crescono lontani e diversi; lui diventa un capitano dell’esercito, lei studia Medicina alla Sorbonne di Parigi. Poi scoppia il primo conflitto mondiale e la guerra rimescola le carte, sconvolge le vite, sovverte l’ordine delle cose. Ad Afonso e Agnès è così dato di incontrarsi, di comprendersi, di amarsi sul fronte di quella immane tragedia collettiva che infine tornerà a dividerli. La figlia del Capitano è il vasto e documentato affresco di un’epoca, ma anche una riflessione avvincente sui casi imprevedibili che di continuo ribaltano il destino, un racconto commovente sulla forza dell’amore, che è ciò che unicamente può sopravvivere alla follia distruttrice dell’uomo.



Cosa ne penso..
Un altro bel libro..tra l'altro con il valore aggiunto di una copertina elegantissima!
Romanzo sentimental-storico in cui il racconto si divide tra la narrazione dei drammatici eventi riguardanti la Prima Guerra Mondiale e il dipanarsi della storia d'amore tra i due protagonisti principali: Agnès e Afonso. I due ci vengono presentati fin dal momento della nascita e assistiamo quindi alla loro crescita e formazione, in percorsi di vita molto diversi che vedranno Afonso entrare per un periodo anche in un seminario; percorsi apparentemente lontanissimi, ma che li condurranno inesorabilmente ad incontrarsi proprio allo scoppio del conflitto. Tra i due nasce subito un sentimento molto forte, ma il destino non sembra benevolo con loro: Afonso è un capitano dell'esercito portoghese che combatte in prima linea il nemico tedesco, mentre Agnès è una donna sposata... 
Un romanzo sull'amore, quindi, ma anche un romanzo sul destino e sulla guerra. 
L'autore descrive con precisione e con viva partecipazione la terribile vita nelle trincee, dimostrando un accurato lavoro di documentazione storica; gli eventi descritti sono in particolare quelli avvenuti nelle Fiandre nel 1917 e nel 1918, uno tra tutti, la battaglia del 9 aprile 1918, quando quattro divisioni tedesche attaccarono l'unica divisione portoghese che difendeva la linea in quel settore.
Le brutture della guerra e la consolazione dell'amore: questi i due poli attorno ai quali ruota tutto il romanzo. La storia d'amore tra Agnes e Afonso è romantica e intensa... inevitabile, come sarà il loro destino. Eccolo l'ultimo, ma non certo per importanza, protagonista della storia: il destino che tutto sa e tutto travolge.
Nella vita, concluse un giorno, tutti hanno diritto a un grande amore. Alcuni lo trovano in un crocevia sperduto e con quello proseguono fino alla fine del cammino, timorosi e devoti, finchè la morte non disfi ciò che hanno intrecciato. Altri sono destinati a non riconoscerlo, a cercarlo senza mai trovarlo, a incrociarsi in un angolo senza riuscire a vedersi, a ignorarne la perdita fino a sparire nella foschia che ondeggia nel sentiero solitario lungo il quale li conduce la vita. E infine ci sono quelli incantati dalla tragedia, che pure si incontrano, ma presto comprendono che il loro non è che uno scambio effimero, furtivo, un semplice soffio sulla corrente del tempo [...] Questi sono propriamente gli infelici [...] Sono quelli eternamente segnati dall'amara e profonda assenza di un amore che li avrebbe fatti esistere. 
Unica pecca del romanzo sono a mio avviso le descrizioni a volte troppo pedanti su luoghi e situazioni, descrizioni che sopratutto nella prima parte appesantiscono un pò la narrazione. 
Resta comunque una buona lettura: un affresco storico intenso dal quale riesce a emergere con forza un amore commovente. Perchè è l'amore quello che resta dopo tanto orrore, l'amore vissuto anche solo per pochi momenti, l'amore che inaspettatamente fa dei meravigliosi doni: è quello che permette agli uomini di andare avanti, nonostante tutto. 
Consigliato! 
Il romanzo che ha decretato il successo internazionale dell’autore de Il Codice 632 e di Einstein e la formula di Dio.
José Rodrigues dos Santos è nato nel 1964 in Mozambico. Professore all’Università Nova di Lisbona, giornalista dei più prestigiosi, per due volte Direttore dell’Informazione della televisione pubblica, ha pubblicato il suo primo romanzo nel 2002. 
A questo sono seguiti altri quattro che hanno ottenuto successo in tutto il mondo. 
Dell’autore in Italia sono disponibili, oltre a La figlia del Capitano, anche Il Codice 632 e Einstein e la formula di Dio.

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