8 febbraio 2011

I manoscritti di Jane

 Una pagina di Sandition.

 Una pagina di Persuasion.
             
                             Un brano da una lettera di Jane

‘The History of England ... By a partial, prejudiced, & ignorant Historian’
con illustrazioni della sorella Cassandra.


Riporto un articolo di qualche mese fa che riassume i risultati di uno studio fatto sui manoscritti di Jane Austen.

"Un editor per Jane Austen.

Secondo un’esperta, la professoressa Kathryn Sutherland, insegnante di letteratura all’Università di Oxford, che ha esaminato 1100 pagine originali non pubblicate di Jane Austen, le sue opere sono state sicuramente sottoposte a editing, per correggere gli errori di ortografia e grammatica.

È invece consuetudine comune accettare ciò che il fratello della scrittrice disse nel 1818, e cioè che la Austen fosse una perfetta maestra nella scrittura, padrona di frasi ed espressioni e dalla calcolata punteggiatura. E oggi si mantiene ancora questo punto di vista. Ma leggendo i manoscritti tutta questa precisione viene meno.
Dai manoscritti sono emerse cancellature, confusioni, difetti, regole grammaticali infrante, sostiene la Sutherland. E continua dicendo che la punteggiatura pulita e il suo stile epigrammatico, caratteristici dei suoi romanzi, nei manoscritti sono assenti, segno che qualcun altro è stato coinvolto nel suo lavoro.

E sembra che queste correzioni siano state eseguite dal suo editor e talent scout William Gifford, a quanto è stato dedotto dalle lettere scritte fra Gifford e l’editore John Murray II."


Beh.... e allora? Jane Austen era umana, non una perfetta ed infallibile scrittrice. Questo non toglie niente ai suoi capolavori. Cosa sarà mai qualche errore di grammatica in confronto alle emozioni che sa suscitare?? :-)
Lo studio condotto dalla Sutherland fa parte di un interessante progetto che prevede la creazione di un archivio online dei manoscritti della scrittrice. L’archivio è visitabile al sito http://www.janeausten.ac.uk/.

2 commenti:

M. ha detto...

Sono più che d'accordo con te. E' naturale, qualsiasi scrittore fa errori di ortografia o punteggiatura, ed è suo dovere sottoporsi umilmente al controllo di occhi altrui. Spesso in una nostra creazione si notano molto meno i difetti formali, mentre un estraneo è certamente più in grado di vederli e segnalarli.
Ma la magia che trasmette, la passione che suscita e l'effetto calamita che hanno su chi legge le sue pagine....direi che non sono certo frutto del lavoro di un editor!

Complimenti, a presto.

Silvia O. ha detto...

Purtroppo, su questa faccenda per qualche tempo c'è stato molto chiacchiericcio, generato per lo più da chi non aveva la più pallida idea di chi sia Jane Austen, ed è stata data troppa evidenza alla sua sospetta incapacità di scrivere. Come se quei capolavori fossero tali solo perché qualcuno li ha corretti nell'ortografia e nella grammatica! Sì, è stata una vera ridicolaggine accademica, che ha colpito molto anche me (tanto da sentire bisogno di parlarne nel mio blog, nonostante non volessi in alcun modo dare ulteriore eco alla notizia!).
Resta la magia di quei fogli: il pensiero che li abbia toccati e scritti lei mi affascina! Ed è bello cercare di raccoglierli tutti.

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